TERAPIA CONSERVATIVA

L’Odontoiatria restaurativa (o Conservativa) è la branca dell’odontoiatria che si occupa della prevenzione e della terapia delle lesioni cariose dei denti.
Le carie si possono evitare attraverso una prevenzione attenta e mirata. In tal modo la placca batterica, causa prima della carie, viene mantenuta sotto controllo.

Con la terapia conservativa si possono:
• prevenire le carie con la sigillatura dei solchi,
• limitare le lesioni iniziali,
• restituire la funzionalità.

CARIE

Secondo i dati forniti dall’OMS, a partire dagli anni sessanta fino agli anni novanta c’è stato, grazie alle migliorate condizioni economiche e alle campagne di sensibilizzazione alla prevenzione della salute orale, soprattutto nei paesi occidentali ed industrializzati, un decremento dell’incidenza della carie. Purtroppo oggigiorno si assiste ad un incremento, ovvero ad una ripresa dell’incidenza della carie, favorito anche dal permanere delle condizioni di crisi economica in cui versano tanti paesi che costringono una vasta fascia della popolazione a non rivolgersi presso le strutture per la cura della propria salute orale. Come noto la causa principale della carie è da ricercarsi nella placca batterica, che per la presenza di microorganismi presenti, provoca danni ai tessuti del dente. Lo zucchero presente in tantissimi alimenti, dopo l’assorbimento a livello intestinale, fa ritorno in bocca attraverso la secrezione salivare. La presenza di questi zuccheri “alimenta” colonie di batteri che vivono come saprofiti nel cavo orale. La trasformazione di queste sostanze zuccherine in prodotti acidi favorisce le lesioni dello smalto e attraverso queste piccole aperture passano i batteri determinando il processo carioso. Per riparare un processo carioso possiamo seguire delle modalità:

•      DIRETTE

in questo caso, previa anestesia rimosso il tessuto danneggiato, ripulita la cavità si procede alla riparazione del dente direttamente in bocca del paziente, con materiali compositi.

•      INDIRETTA

in questo caso, dopo anestesia rimosso il tessuto danneggiato, ripulita la cavità si procede con il rilevamento dell’impronta, la quale verrà inviata in laboratorio che provvederà alla creazione di un manufatto protesico chiamato intarsio che può essere realizzato composito, in oro e anche in ceramica.

 

 

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